La Fusione di Tecnologia e Analisi Comportamentale nella sicurezza aeroportuale globale

Nell'era post-11 settembre, la sicurezza aeroportuale si è evoluta rapidamente, incorporando tecnologie all'avanguardia e analisi comportamentale per proteggere i passeggeri. Questo articolo esamina l'impatto di tali innovazioni e le sfide che esse pongono alla privacy individuale, offrendo uno sguardo
approfondito sul delicato equilibrio tra sicurezza e libertà personale nel contesto globale dell'aviazione.
Elaborazione
Dott. Francesco Galvano
Dott. Fabio Figna

L'importanza della sicurezza aeroportuale è stata acutamente sentita in seguito agli attacchi dell'11 settembre, generando una rinnovata enfasi sul bilanciamento tra la salvaguardia dei passeggeri e il mantenimento della privacy. Negli Stati Uniti, questo dibattito ha influenzato la legislazione e la prassi, culminando nella realizzazione di sistemi biometrici avanzati come quello dell'aeroporto di Seattle Tacoma, un pioniere nell'adozione di tali tecnologie che si sono estese a 200 aeroporti su 7 stati entro il 2022. Questi sistemi, inizialmente implementati a Atlanta nel 2016, hanno catturato l'interesse anche del settore finanziario per la loro potenzialità di sicurezza e convenienza.
Le metodologie di riconoscimento facciale si sono evolute notevolmente, spaziando dalle tecniche 2D a quelle 3D, arricchite dall'uso di termografia e infrarossi per incrementare l'affidabilità e la sicurezza, rendendo PIN e password praticamente obsoleti. Tuttavia, questa avanzata sorveglianza tecnologica solleva questioni significative riguardanti la privacy, specialmente per quanto concerne la conservazione dei dati biometrici e il loro utilizzo da parte delle autorità di polizia. L'Interpol, ad esempio, ha stabilito partnership per sfruttare tali dati, mentre in Francia sono emerse problematiche relative alla conformità con il GDPR.
Uno sguardo più vicino all'Aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv rivela come l'analisi comportamentale può essere armoniosamente integrata nelle misure di sicurezza: il personale altamente qualificato e le tecniche di sicurezza strutturate in cerchi concentrici ne fanno un modello di riferimento. La situazione globale, tuttavia, presenta un panorama variegato, con differenze sostanziali nelle leggi e nell'adozione della tecnologia biometrica. Mentre paesi come Australia e Hong Kong procedono verso l'adozione di tali sistemi, in Cina si registra un uso più massiccio, e in Europa, in particolare in Francia e nel Regno Unito, le pratiche sono modulate da rigidi regolamenti sulla privacy.
Concludendo, è evidente che la sfida per i prossimi anni sarà quella di trovare un equilibrio sostenibile che permetta di garantire sia la sicurezza dei viaggiatori che il rispetto per la loro privacy. La tendenza globale suggerisce un'inclinazione verso l'adozione di tecnologie meno invasive, senza compromettere gli alti standard di sicurezza che la società moderna richiede.

Riferimenti

    1. Price, J., & Forrest, J. (2016). Practical Aviation Security: Predicting and Preventing Future Threats (3rd ed.). Elsevier.

    2. Elias, B. (2009). Airport and Aviation Security: U.S. Policy and Strategy in the Age of Global Terrorism (1st ed.). CRC Press.

    3. Glass, L. (2013). The Body Language of Liars: From Little White Lies to Pathological Deception - How to See through the Fibs, Frauds, and Falsehoods People Tell You Every Day. Red Wheel/Weiser.

    4. Jackson, G. M. (2012). Predicting Malicious Behavior: Tools and Techniques for Ensuring Global Security. Wiley.